The Lavaters. Brazen-faced!

The uniqueness of face traits lends itself to free interpretation.

The Lavaters is a series of bronze pendants inspired by Johann Caspar Lavater and his studies on physiognomy and the “character heads” by the sculptor Franz Xaver Messerschmidt.

Some of these profiles are displayed in the shop window of the studio in via San Fermo 7 in Milan and visible in the afternoon. The passerby is invited to find a name for the character, to invent a conversation between some of them and to write it on a piece of paper or send it in an email.

This is a chatter and bronze project that will find space on my Instagram page @valentina_romen and will be accompanied by the hashtag #lavaterfaccedibronzo

You too are cordially invited to participate. Scroll down here to discover some of the Lavaters.

where: via San Fermo 7, Milan

when: June, from Monday to Friday, from 2.30 to 6.30 pm and by appointment

 

 

I Lavater, facce di bronzo!

I tratti del viso lasciano spazio alla libertà di interpretazione e si divertono a partecipare alle conversazioni secondo l’ispirazione del momento.

I Lavater sono una serie di ciondoli in bronzo ispirata a Johann Caspar Lavater e ai suoi studi di fisiognomica e alle “teste di carattere” di Franz Xaver Messerschmidt.

Da qualche giorno alcuni di questi profili sono esposti nella vetrina dello studio di via San Fermo 7 e visibili il pomeriggio. Il passante è invitato a trovare un nome al personaggio, a inventarsi una conversazione tra alcuni di loro e a scriverla su un foglio o mandando una mail.

Questo è un progetto di chiacchiere e bronzo che troverà spazio sulla mia pagina Instagram @valentina_romen e sarà accompagnato dall’ hashtag #lavaterfaccedibronzo

Invito anche te a partecipare. Passa. Guarda. Scrivi.

dove: via San Fermo 7, Milano
quando: da lunedì a venerdì dalle ore 14.30 alle 18.30 e su appuntamento

 

Johann Caspar Lavater (1741-1801) è stato uno spirito controverso. Teologo e filosofo svizzero, metteva in rapporto il volto e l’animo. Per il pastore zurighese il disegno era non solo un fondamentale strumento di rilevamento, ma anche l’unico mezzo in grado di fondare la fisiognomica come scienza. Nella sua ricerca l’essenzialità delle silhouettes e il semplice profilo del cranio diventano ad esempio sufficienti a determinarne matematicamente il livello di intelligenza.

La fisiognomica di Lavater, interessata a una semiotica del volto, inteso quale specchio dell’anima, incontrava le simpatie di ambiti estetici e letterari, trovando seguaci anche nella frenologia e nell’antropologia criminale di fine Ottocento e di uno scultore d’eccezione come Franz Xaver Messerschmidt che nelle 64 “teste di carattere” traduce un interesse artistico per l’espressione delle emozioni nella sperimentazione estrema, quando una smorfia è in grado di cancellare la stessa individuazione fisionomica.

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